Una grande professionista, bella, gentile e sempre con il sorriso sulle labbra. Stefania Cavallaro ha realizzato il sogno che aveva sin da bambina. E’ uno volti dell’informazione televisiva e dal piccolo schermo entra nelle case per raccontare quello che succede nel mondo. Per questo è importante che la sua immagine sia curata.
Ha grinta da vendere e non si arrende di fronte a nulla. Il suo obiettivo, sin da bambina, era fare la giornalista e dopo una lunga gavetta è ora caporedattore e volto di Studio Aperto, il telegiornale di Italia Uno, la rete giovane del gruppo Mediaset. Poco più che ventenne ha cominciato come praticante giornalista e conduttrice a Telelombardia, ha collaborato con radio e quotidiani fino a che, nel 2001, la realizzazione del suo sogno con il contratto a Mediaset.
Quando hai deciso di voler fare la giornalista?
E’ stato il mio obiettivo sin da piccola. Quando mi chiedevano cosa avrei voluto fare da grande, ho sempre risposto senza la minima esitazione, che sarei diventata una giornalista. E così è stato. Abitavo con i miei genitori a Milano 2 e tutte le volte che passavo vicino alla torre di Cologno Monzese (dove ha sede Mediaset, ndr) dicevo a mia madre “da grande voglio lavorare qui”. Dopo una gavetta tra tv locali e quotidiani vari è arrivata la prima convocazione a Mediaset e poi il contratto a Studio Aperto.
Che rapporto hai con il make up?
Normalmente esco da casa struccata e molto spesso capita che mi trucchi da sola e velocemente anche per andare in onda sia perché mi piace farlo sia perché i tempi sono sempre molto tirati e preferisco avere qualche minuto in più per leggere i quotidiani, le ultime agenzie per poter aggiornare i lanci del tg.
Quando esci a fare shopping invece?
Ho una grande passione per il maquillage e sono sempre molto attenta alle novità ma quando riesco a concedermi passeggiate o serate con le amiche o con la mia famiglia mi trucco con tre prodotti: correttore (al quale non rinuncio mai), mascara e gloss. Non sopporto il fondotinta e non lo uso mai, neanche quando sono in onda, perché copre il viso. Invece mi piace applicare, anche più volte al giorno, il rossetto rosso opaco. Essendo scura di carnagione e di capelli, trovo che mi stia particolarmente bene.
Quali sono i tuoi rituali di bellezza?
Appena rientro a casa mi strucco, applico una crema idratante e lascio respirare la pelle. Non è sano tenere troppo a lungo il trucco, né sul viso, né sugli occhi. Per il corpo, cerco di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, bevo molta acqua, faccio un po’ di sport e dopo la doccia nutro la pelle con una buona crema.
Hai un’estetista di fiducia?
Certo. E’ importante mettersi nelle mani di professioniste del settore. Il problema che ho è che sono un disastro con la costanza. Ho fatto la depilazione definitiva e mi sono trovata benissimo. Comunque prendo appuntamento al centro estetico ogni tre settimane per la ceretta e per farmi fare mani e piedi. E’ meglio che lo smalto mi venga applicato dall’estetista perché io ho qualche difficoltà. Per il resto preferisco prendermi 3 o 4 giorni di pausa per andare in una beauty farm e sottopormi a tutti i trattamenti possibili a cominciare da massaggi e fanghi, che sono i miei preferiti.
La pulizia del viso?
La faccio una volta all’anno. Un po’ perché sono pigra ma, soprattutto, perché dal lato pelle sono fortunata e riesco a gestirmi con le maschere e qualche scrub che mi faccio a casa.
Se aprissimo il tuo armadio, cosa troveremmo?
Le mie immancabili scarpe tacco 12, jeans a vita bassa in quantità, tubini neri e giacca a un solo bottone.
Cosa vedi nel tuo futuro?
Ancora molto giornalismo. Vorrei continuare quello che sto facendo perché mi piace molto. Ho la fortuna di lavorare in una grande azienda e nella più bella redazione in cui sia mai stata perché è proprio qui che c’è la possibilità di sperimentare e creare nuove forme di comunicazione, nuovi programmi, nuovi format.
Cosa cambieresti della tua vita?
Assolutamente nulla. Sono fortunata, fino a ora mi è andato tutto benissimo. Ho fatto le scelte giuste nel momento giusto e mi sono capitate le occasioni adatte. E poi ho un marito meraviglioso, una bimba strepitosa e un lavoro che adoro. Ho il privilegio di raccontare quello che gli altri non possono vedere e questo è davvero un onore. E’ l’essenza del lavoro del giornalista. Posso volere di più?
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