Modella, testimonial, conduttrice, attrice, scrittrice. Clarissa Burt, nata a Philadelphia, poco più che adolescente si è trasferita in Italia dove, nel 2003, ha ricevuto la cittadinanza italiana dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Senza dubbio Clarissa, oltre a essere un’artista completa, è anche
un’imprenditrice affermata nel settore dei media. Una donna deliziosamente gentile che non esita, quando necessario, a sfoderare la grinta che la contraddistingue. Tra jet lag, viaggi e impegni, alla fine siamo riuscite a organizzare la nostra chiacchierata via Skype.
Clarissa, qualche anno fa sei partita dall’Italia con destinazione Arizona. Perché?
Sì, sono tornata negli USA. Più precisamente in Arizona e da lì mi sono trasferita a Los Angeles dove vivo ora. Ero in Italia da 28 anni e mi definisco assolutamente “made in Italy” ma sentivo che stavano cambiando troppe cose: la lira è stata sostituita dall’euro, l’Italia è entrata a far parte della Comunità Europea, il modo di lavorare e la televisione sono cambiati…insomma, sembrava di stare in un frullatore. A riportarmi qui sono state le mie radici. Volevo stare vicino alla mia famiglia e alle mie due nonne che sono mancate recentemente. Entrambe novantenni. Chissà, magari ho ereditato anch’io il seme della longevità (sorride, ndr).
La tua vita professionale però è un frullatore anche Oltreoceano.
E’ vero. Sto lavorando da tempo al progetto di una tv on line di moda, bellezza e benessere che, grazie a una serie di format appositamente studiati, parlerà alla donna a tutto tondo.
Vuoi parlare alle donne sia di bellezza interiore sia fisica. L’aspetto esteriore però è sempre molto importante. Quali esperienze italiane hai messo in valigia?
L’aspetto esteriore è sempre stato molto importante per me sin da bambina. Dall’Italia mi sono portata l’attenzione e la precisione nel prendermi cura di me e della casa. Sto attentissima all’estetica di ogni persona e l’insegnamento dei grandi nomi della moda con cui per anni ho lavorato (Armani, Versace, Valentino e Ferrè) è un bagaglio prezioso che non abbandono mai.
Ci sono molte differenze da un punto di vista lavorativo tra Italia e Stati Uniti?
Direi che ce ne sono abbastanza a partire dalla diversa mentalità statunitense. La cosa più importante è che in America funziona ancora la meritocrazia, non si lavora solo per amicizie o raccomandazioni. Ci si prefigge un obiettivo e lo si raggiunge. Non ho ancora sentito un italiano emigrato qui che abbia voglia di tornare indietro.
E da un punto di vista estetico che differenze hai notato?
A livello di trattamenti e macchinari non ci sono grosse differenze. I saloni estetici, invece, sono molto più grandi rispetto a quelli italiani e non è necessario prendere appuntamento. Arrivi e ti sottoponi al trattamento che desideri. Molto più comodo e, volendo, anche più redditizio per le imprenditrici della bellezza.
Come ti prendi cura della tua bellezza?
Comincio dalla parte interna di me con l’alimentazione: non mangio carne, non bevo nulla che contenga teina o caffeina, ho eliminato formaggi, zucchero, burro e latte. Ho dovuto bandire dalla mia tavola tutti gli alimenti che contengono glutine perché ho scoperto di essere celiaca. Mangio frutta, verdura, insalate varie e zuppe. Non è facile mangiare con tutte queste limitazione ma sto bene e mi sento forte. L’aspetto esteriore lo metto nella mani della mia estetista per la pulizia del viso che faccio ogni due mesi e per i massaggi che hanno il potere di farmi rilassare completamente. E’ sempre compito dell’estetista farmi la ceretta più o meno una volta al mese. E poi la cura di mani e piedi. Le unghie le tengo piuttosto corte e con il gel. Colori tenui e naturali però, nulla di eccentrico.
A casa come ti curi?
Uso tantissime creme e molti olii su viso e collo e non dimentico mai i “rimedi della nonna”. Preparo io lo scrub che passo sempre su viso e corpo mischiando zucchero, pezzi di mandorle e olio di oliva. Sotto la doccia uso sempre il guanto di crine, naturalmente tonificante e levigante. Mi trucco solo quando devo lavorare. C’è però una cosa alla quale non posso rinunciare: il burro di cacao sulle labbra. E’ un po’ la mia copertina di Linus. In fondo, anche dopo i cinquant’anni, possiamo permetterci di essere ancora un po’ bambine.
Ma qual è il tuo segreto di bellezza?
Il mio segreto sono i miei anni, le mie rughe, la menopausa, il cambiamento inevitabile del nostro corpo. Quello che conta realmente per essere belle è cercare di pensare positivo perché il potere della mente si riflette sul nostro corpo, volere bene agli altri ma soprattutto amare noi stesse.
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