Commissionata da Cosmetica Italia e curata dalla società di ricerche Alias la nuova indagine sul mondo dei Centri estetici, presentata in anteprima a Cosmoprof, offre molti spunti interessanti per impostare il lavoro dei prossimi mesi e del futuro. L’indagine ha coinvolto quasi mille donne di tutta Italia (41% del Nord Ovest, 20% del Nord-Est, 15% del Centro e 24% del Sud e Isole) con età variabile da meno di 35 anni (38%) a più di 54 anni (9%). La fascia 35/44 anni ha rappresentato il 33% del campione e quella dai 45 ai 54 anni il 20%.
La regione che è stata più interessata dall’indagine Alias-Cosmetica Italia è stata la Lombardia con il 27% seguita da Piemonte (10%) e da Emilia Romagna e Veneto entrambe con l’8% e via via a seguire le altre. Circa la metà delle intervistate era in possesso di Diploma di scuola media superiore, seguita dal 26% con Laurea specialistica/quinquennale. Le professioni del 40% del campione erano raggruppabili nella voce impiegato/insegnante/dipendente a tempo determinato; il 14% ha dichiarato di essere studente.
Valutazione degli Istituti beauty e criteri di scelta o di cambiamento
Numerosi sono stati gli elementi su cui le donne dell’indagine hanno espresso le loro valutazioni come, per esempio, la pulizia che risulta buona per i servizi (bagno/doccia), cabine e reception mentre l’area espositiva dei prodotti cosmetici sembra essere l’elemento più debole. Lo stesso giudizio è riservato sia all’ordine dell’area espositiva dei prodotti che risulta essere carente rispetto alle altre aree del Centro così come la sua eleganza. In generale, quindi, questo spazio -che dovrebbe essere una bella vetrina per incentivare l’acquisto di prodotti – è la parte meno curata in generale.
Le opinioni sulla preparazione professionale del personale dell’Istituto di bellezza mettono in luce che sono molto apprezzate le competenze nell’utilizzo delle apparecchiature e della conoscenza dei trattamenti (entrambe al 70%) oltre alla capacità di spiegare e di mettere a proprio agio il cliente, mentre l’attività di analisi della pelle (52%) e l’area make up sono un po’ più deboli. Molte delle intervistate (il 60%) hanno ribadito che la frequentazione del Centro estetico è considerata oggi un piccolo lusso che non sempre è possibile permettersi e, comunque, gli elementi che portano alla scelta di una realtà o di un’altra sono vicinanza (58%), competenza dell’estetista (45%)e il passa parola (43%).
Importanti sono le motivazioni che inducono le clienti a cambiare il proprio Centro estetico (evidenziate dal 38% del campione) che sono, soprattutto, l’aumento dei prezzi e la voglia di provare qualcosa di nuovo (entrambi al 35%) o l’incompetenza del personale. Quest’ultima affermazione mostra quindi il valore di avere delle addette formate e aggiornate.
Elementi di miglioramento per rispondere alle richieste
L’indagine Alias-Cosmetica Italia ha poi messo in luce i suggerimenti delle intervistate su come il Centro estetico possa migliorare soprattutto sul fronte dei prezzi e delle offerte (segnalato dal 51% del campione), seguito da arredamento (24%) e zona di rivendita prodotti (23%). Sul fronte economico la richiesta riguarda la possibilità di prezzi più contenuti e di pacchetti promozionali mentre sull’arredamento l’indagine ha evidenziato che c’è la necessità di modernizzare l’ambiente che risente troppo spesso di una impostazione ‘vecchia maniera’, anche per garantire maggior comfort. C’è poi l’esigenza crescente di poter dialogare con personale competente e aggiornato che sappia accogliere e indirizzare la clientela con gentilezza e il rispetto degli orari.
L’area espositiva dei prodotti cosmetici è quella su cui è necessario lavorare di più e i suggerimenti che vengono dall’indagine parlano di: prezzi chiari ben in vista, ordine e visibilità, un maggior assortimento, prodotti a portata di mano e non chiusi in vetrina, oltre alla possibilità di campioni prova in omaggio.
Volendo stendere una top list, il centro estetico ideale dovrebbe disporre di personale competente esperto e professionale (26%), avere costi accessibili (17%), un’ottima igiene di macchinari usati per i trattamenti (12%), un ambiente pulito (9%), offrire garanzie di risultati (8%), utilizzare prodotti naturali e di alta qualità (8%) e orari flessibili (6%). Fra le 5 cose ritenute più importanti sono segnalati i costi accessibili (78%) e il personale qualificato e competente (72%) sono nelle prime posizioni.
I servizi ritenuti più importanti e sui quali l’estetista dovrebbe puntare sono i trattamenti funzionali corpo (evidenziati dal 50% del campione di donne intervistate), i consigli sui trattamenti e il check up della pelle (46%), i trattamenti specifici viso (45%), seguiti da massaggi rilassanti (35%) e aree relax (24%). Per quanto riguarda queste ultime le richieste delle clienti degli istituti di bellezza le vorrebbero con poltrone comode e tisaneria in uno spazio più ampio mentre nell’ambito massaggi cresce l’interesse per le tecniche e per un ambiente intimo e curato.
Per quanto riguarda i trattamenti viso il panel dell’indagine ha espresso la necessità di poter ottenere soluzioni personalizzate in base a un check up della pelle che comprendano anche un’offerta di prodotti di autocura completi di consigli per l’uso. Il risultato garantito con trattamenti realistici e a un costo contenuto sono invece gli elementi che le donne vorrebbero trovare nel proprio centro estetico.
Miglioramenti sono anche auspicabili per quanto riguarda il consiglio beauty che deve essere personalizzato e non solo finalizzato alla vendita di prodotti.
L’acquisto di cosmetici e i focus su cui concentrarsi
L’indagine Alias-Cosmetica Italia ha voluto analizzare in profondità anche una attività che sembra ancora troppo marginale per i Centri estetici mentre potrebbe essere un ottimo strumento di redditività: la vendita di cosmetici. Secondo un’analisi approfondita, infatti, i prodotti cosmetici venduti nei Centri estetici sono diversi, più efficaci e professionali , più all’avanguardia e mirati a risolvere problemi specifici di quelli venduti in altri canali solo per il 49% delle intervistate ma, di contro, sono anche considerati più costosi, meno reperibili, meno conosciuti e pubblicizzati, meno belli esteticamente e meno facili da utilizzare oltre che dotati di profumazioni meno gradevoli.
Facendo un paragone percentuale sugli acquisti di prodotti beauty classici nei vari canali emerge che Il supermercato e il negozio specializzato (acqua&sapone, Tigotà, ecc) sono scelti per l’acquisto di latte e tonico mentre Creme viso e contorno occhi sono acquistati preferibilmente in profumeria e farmacia con valori percentuali elevati di acquisti di make up in profumeria (40%) e di integratori (34%) e solari (16%) in farmacia. Anche il siero viso è acquistato preferibilmente in profumeria (18%) e in farmacia (17%) contro un solo 6% di acquisti nel Centro estetico. Persino per l’acquisto di Crema corpo o scrub sono preferiti la profumeria o il negozio specializzato. Questi dati mostrano chiaramente quanto ci sia ancora da fare nell’ambito della proposta cosmetica e maquillage all’interno dei nostri Istituti di bellezza. L’indagine quindi ribadisce la necessità per le estetiste di concentrarsi sullo sviluppo di competenze qualificate, servizi personalizzati e una attenzione e cura del cliente maggiore con il quale è necessario entrare in empatia e a cui fornire maggior consulenza.
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