Il prodotto solare deve formare una specie di barriera per le radiazioni UVA e UVB, che agiscono a diversi livelli cutanei. Un buon solare, inoltre, deve essere facilmente spalmabile, deve avere una texture gradevole per incentivarne l’applicazione e deve veicolare efficacemente i filtri sulla pelle, consentendone una distribuzione omogenea sulla cute senza però favorirne l’assorbimento. “Gli effetti dell’esposizione solare sono molteplici- esordisce Corinna Rigoni, presidente Donne Dermatologhe Italia- perciò è molto importante che, ogni anno, con l’avvicinarsi della stagione estiva, la popolazione venga ri-sensibilizzata in merito ai danni che i raggi solari provocano arrivando sulla cute; sia danni acuti come l’eritema sia quelli cronici che si vedono a lungo termine, come la compromissione del sistema immunitario, il foto-invecchiamento e foto-carcinogenesi”.
L’estetista dovrebbe trasmettere alla propria clientela, un nuovo concetto di prodotto per la protezione solare che non è soltanto un cosmetico ma un vero e proprio trattamento di prevenzione. Il Latte solare, per esempio, è indicato per un utilizzo su superfici più estese, quindi per il corpo, mentre formulazioni in crema, stick, gel sono consigliabili per applicazioni su piccole aree, in particolare del viso. Le formulazioni posso essere suggerite in base al tipo di pelle della cliente, se secca oppure grassa. L’obiettivo è quello di rendere sempre più unico e personalizzato il prodotto solare. Tra le novità più interessanti anche prodotti solari destinati alle pelli acneiche.
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