Quali sono le caratteristiche di una cute sensibile e quali le strategie cosmetiche per mantenerla sana e bella? Lo spiega la dottoressa Magda Belmontesi
La bellezza della pelle non può prescindere dalla sua salute. Per questo motivo, in base alle caratteristiche specifiche di ogni individuo, è necessario orientarsi nella scelta di trattamenti e prodotti mirati che, nel caso di una cute sensibile, dovranno essere in grado di svolgere un’azione protettiva.
“La pelle sensibile rientra in un biotipo non patologico- afferma la dottoressa Magda Belmontesi, dermatologa, docente al Master di Medicina Estetica all’Università di Pavia – e non va confuso con un tipo di pelle allergica o che presenta delle patologie vere e proprie. Semplicemente si tratta di una cute molto reattiva che risponde spesso con secchezza, irritazione, pizzicore, arrossamenti e disidratazione alle aggressioni di diversa natura che provengono dall’ambiente esterno, che siano di tipo termico, come sbalzi di temperatura caldo/freddo, oppure di tipo chimico, causate dalle sostanze contenute nei prodotti cosmetici che vengono applicati sulla cute. Di fatto, la pelle sensibile può risultare intollerante anche al semplice contatto con l’acqua o con determinate creme, pur non avendo test allergici positivi”.
Una problematica trasversale
La sensibilità cutanea èuna problematica che riguarda molte donne e che crea disagio poiché, la pelle delicata e spesso poco idratata, tende a ‘segnarsi’ e a ‘macchiarsi’ più facilmente.
Non si tratta, tuttavia, di una questione d’età ma di una caratteristica genetica; chi presenta questa forma di inestetismo, la riscontra fin da giovane. Ci può essere, tuttavia, una situazione di sensibilizzazione dovuta all’utilizzo di prodotti cosmetici sbagliati per la propria pelle o di trattamenti troppo aggressivi. Anche uno scarso grado di idratazione può aumentare la sensibilità dell’epidermide .
Da un lato, quindi, si può parlare di pelle ‘geneticamente’ sensibile ma, in molti casi, la cute diventa sensibile perché è stata trattata con sostanze troppo aggressive e non è stata ricreata adeguatamente l’azione barriera.
“Sulle pelli sensibili anche un’acqua dura e calcarea può risultare irritante- sottolinea l’intervistata- quindi anche solo il contatto con questo tipo di liquido può provocare la sensazione di fastidio e prurito. Nella fase indispensabile dell’idratazione si può utilizzare un latte detergente con acqua termale a risciacquo oppure un’acqua micellare che fa da struccante e detergente. Il mio consiglio è quello di evitare il tonico e tutti quei prodotti che hanno una base alcolica ma anche l’utilizzo di scrub, gommage e trattamenti esfolianti, molto meglio l’uso di un detergente delicato e di una maschera.
Prodotti sì e no
Il consiglio da dare alle clienti del centro estetico nell’acquisto di prodotti a uso domiciliare, è quello di scegliere formulazioni che hanno una spiccata azione idratante, in grado di rinforzare la capacità di effetto barriera della cute, durante il giorno, abbinata, naturalmente, a un’azione calmante e lenitiva.
“Si possono suggerire prodotti che contengono estratti termali o di Resveratrolo, che svolgono un’azione protettiva sui capillari, oppure estratti di Meliloto e Polifenoli, estratti dal Ribes e dai frutti di bosco, anch’essi dall’azione vaso protettrice – continua la dottoressa Belmontesi -. Sicuramente va fatta attenzione ai prodotti esfolianti, quindi agli Alfaidrossiacidi, al Retinolo e all’Acido salicilico che possono risultare non tollerati da un’epidermide sensibile. In questo caso meglio utilizzare i Poliidrossiacidi che sono molto più idratanti e non esfolianti”.
L’esperta sottolinea che anche i sieri possono rappresentare un ottimo aiuto per le pelli sensibili da quelli con Acido ialuronico a quelli con la Vitamina E, che è una vitamina lipofila, in grado di rinforzare la capacità antiossidante e di mantenere una corretta idratazione. È importante, inoltre,consigliare l’impiego, durante il giorno e anche in inverno, una crema idratante che contenga filtri UVA per proteggere la cute dai raggi solari.
Trattamenti in Istituto
Per mantenere la pelle sensibile in salute, quindi, l’estetista può proporre nel suo Centro l’applicazione di maschere dall’effetto lenitivo, reidratante, decongestionante, oppure anche anti-invecchiamento e illuminante ma non esfoliante.
Inoltre, dovrebbe consigliare di evitare, per quanto possibile, trattamenti troppo aggressivi, dalla sauna alle maschere di calore che, sicuramente, non sono adatti alle clienti con epidermide sensibile.
“È importante lavorare molto con l’idratazione sia di giorno sia di notte, tenendo sempre presente la tipologia di pelle della persona che si reca nel Centro estetico – conclude Magda Belmontesi -. Chiaramente ci può essere un soggetto con una cute che, pur essendo sensibile, è grassa; questo non significa che non deve essere idratata ma, semplicemente, l’operatrice sceglierà una texture più ‘leggera’ in estate e una un po’ più ricca da applicare durante la notte. Un’altra valida alternativa è quella di suggerire l’impiego di vaporizzazione di acque termali, soprattutto quando l’epidermide è soggetta forti sbalzi di temperatura.
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