Cosmetica Italia ha presentato i dati dell’Indagine congiunturale relativa al 2018, anno, questo, in cui si stima una crescita del 4,5 per cento del fatturato globale del settore vicino agli 11,5 miliardi di euro. Secondo i dati, le esportazioni incidono in modo significativo grazie a una previsione di crescita di otto punti percentuali per un valore prossimo ai 5 miliardi di euro.
Le previsioni sull’export hanno un impatto evidente sulla bilancia dei pagamenti che, pur in presenza di importazioni in crescita, si avvicina ai 2.700 milioni di euro, record assoluto per il comparto.
«La filiera industriale cosmetica risponde con la competitività di sistema, grazie a qualità ed efficacia di offerta, a uno scenario interno e internazionale di profondi cambiamenti sia della domanda del consumatore sia della realtà distributiva – ha commentato Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia -. Le aziende cosmetiche confermano la propensione agli investimenti in ricerca e innovazione, elementi chiave apprezzati su mercati nuovi e tradizionali».
I canali professionali confermano la ripresa evidenziata negli ultimi esercizi. Grazie anche all’investimento delle imprese a favore delle categorie professionali, si stima a fine anno una crescita del 2,5 per cento per i centri estetici e dell’1,8 per cento per l’acconciatura professionale.
Positivo, seppur a ritmo rallentato, l’andamento previsto per il canale farmacia (+1,5 per cento). I consumi della grande distribuzione – che coprono più del 41 per cento del mercato cosmetico nazionale – registrano invece una crescita attesa a fine 2018 di un punto percentuale.
Le previsioni di fine anno per l’erboristeria, +0,5 per cento, confermano la tenuta del canale, anche se con valori più ridotti rispetto ai precedenti esercizi. Incerta la tendenza del canale profumeria per cui gli operatori segnalano comunque proiezioni possibiliste (+0,5 per cento) per il 2018.
Il contoterzismo, che permette di comprendere l’evoluzione di medio-lungo periodo dei canali a valle, registra una proiezione di crescita a fine anno di 10 punti percentuali. Infine, le vendite dirette continuano a segnalare trend superiori agli altri canali: la crescita prevista nel 2018 è del 12 per cento, grazie alla forte dinamica delle vendite online che si contrappone al rallentamento delle vendite dirette classiche (porta a porta e corrispondenza).
«L’indagine ha registrato l’attenzione delle imprese ai mutati bisogni del mercato, evidenziando strategie e attività sempre più orientate all’ingaggio digitale e alla pianificazione allargata all’intera filiera – ha precisato Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi Cosmetica Italia -. Uno sguardo alle future strategie sottolinea la rilevanza dei temi legati alla sostenibilità, al “green” e alla personalizzazione e specializzazione dell’offerta».
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