I cosmetici a base di Vitamina C applicati sulla pelle sono antiossidanti e schiarenti.
Che la vitamina C rappresenti un elemento prezioso per l’organismo è assodato. Ma oggi sappiamo che questo composto è una vera e propria panacea anche per la pelle. Rughe e diminuzione dell’attività del collagene sono dovuti, principalmente, agli agenti ossidanti dell’ambiente e il potere antiossidante della vitamina C rappresenta un importantissimo fattore di protezione. Abbiamo chiesto alla dottoressa Magda Belmontesi, dermatologa, docente al Master di Medicina Estetica all’Università di Pavia, quali sono le motivazioni alla base del crescente successo che questo prezioso attivo sta riscuotendo nell’industria cosmetica.
Le vitamine non sono tutte uguali
“La prima cosa da sottolineare – esordisce la dermatologa – è che la vitamina C presente nei cosmetici non è tutta uguale. Nell’ambito delle vitamine usate per uso topico è stata quella inserita più di recente, perché è la più instabile. Si parla di quattro generazioni di antiossidanti che si sono succedute, dalla fine degli anni ‘80 fino ai giorni nostri. La vitamina C più efficace per uso topico è quella che si presenta come acido L-ascorbico. Questa è sicuramente la forma più attiva. Poi ci sono altre molecole come l’Ascorbile palmitato, il Retinil palmitato o altri composti che hanno un’azione antiossidante più blanda”.
“Le concentrazioni più elevate- prosegue l’intervistata- prevedono solitamente il 10 -15 % di Vitamina C, che si trova, però, sempre in combinazione con la vitamina E, con l’acido Ferulico e con la Floretina, antiossidanti naturali che permettono di potenziare l’azione anti radicali liberi di questo pool”.
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