L’indagine dell’Associazione produttori di cosmetici in Italia mostra che il 2015 è un anno di importante trasformazione per tutti i canali distributivi
Il Centro studi di Cosmetica Italia ha annunciato i dati di chiusura del mercato cosmetico del 2014 con una serie di elaborazioni per interpretare le varie evoluzioni dei singoli segmenti nei diversi canali distributivi. Partendo dal dato definitivo totale dei consumi che vale 9.392 milioni di euro (in flessione di poco più di 1 punto percentuale rispetto al 2013) ma con una proiezione migliore nel 2015 (+2,3%), gli esperti parlano di un mercato cosmetico anelastico.
La farmacia e l’erboristeria mostrano dati positivi con una crescita dell’1,1% la prima (e un valore di 1.776 milioni di euro) e di oltre il 2% la seconda (con un valore di 420 milioni di euro), a conferma che l’interesse dei consumatori per prodotti di qualità scientifica e naturale resta elevata. Meno positivi sono invece i trend che riguardano i canali professionali poiché Istituti di bellezza (con un valore di 233 milioni di euro in flessione del 3,6%) e Saloni di acconciatura (con 570 milioni di euro e un -3,5%) soffrono ancora di una riduzione della frequentazione e, nell’anno in corso, potrebbe esserci ancora una situazione di contrazione anche se meno pronunciata. 2.059 milioni di euro è il valore delle vendite in profumeria che, nel 2014, hanno segnato un -2,5%. Flat è stato anche l’andamento della Grande Distribuzione con un valore di vendite di 3.800 milioni di euro.
Prodotti e andamenti
L’analisi del Centro studi propone anche una panoramica sugli andamenti di varie macrocategorie di prodotti cosmetici, sempre riferita al 2014. Quelli dedicati alla bellezza del corpo – che è il segmento di consumo principale per gli Italiani con un valore di 1.290 milioni di euro che rappresenta il 16% sul totale delle vendite – mostra un -3,4% con differenti trend: tengono i prodotti rassodanti (-0,2%) con 60 milioni di euro mentre le creme polivalenti con 75 milioni di euro mostrano una contrazione dell’1,9%. Deodoranti e antitraspiranti (che valgono 405 milioni di euro) hanno registrato, l’anno scorso, un -1,2% mentre idratanti e nutrienti corpo (che valgono 200 milioni di euro circa) hanno segnato una contrazione. Infine, ad accezione delle vendite nelle farmacie e nelle parafarmacie, anche solari e pigmentanti (368 milioni di euro di vendite) mostrano una flessione. Nella macrocategoria dei cosmetici viso i prodotti skincare (1.247 milioni di euro) hanno mostrato una chiusura flat con andamento positivo nei canali farmacia e distribuzione specializzata e un leggero calo nella profumeria. La sottocategoria creme antirughe e antietà (valore di vendita oltre 504 milioni di euro) ha registrato, però, un +2,8% mentre il segmento delle Creme idratanti e nutrienti hanno segnato un -5,2%. Positivi invece i valori per altre 2 sezioni: maschere ed esfolianti (37 milioni di euro) con un +0,9% e detergenti e struccanti viso e occhi con un +0,3%. Tutti in discesa i prodotti per i capelli sia nei Saloni sia nei canali di consumo. Questi ultimi, nel 2014, hanno avuto un valore di vendita di circa 1.100 milioni di euro con un calo del 3,1% con shampoo a -2% (e 482 milioni di euro); dopo shampoo, balsami e maschere (144 milioni di euro) in contrazione, oltre a coloranti e spume colorate (240 milioni di euro) che registrano un -3%. Nella macrosezione igiene personale, l’igiene corpo ha ridotto le vendite dell’1,5% per un valore globale di 1.050 milioni di euro, con il segmento bagni-doccia e oli in calo del 2,6% mentre saponi e salviettine hanno registrato un -3,3% e per i saponi liquidi che valevano, nel 2014, 150 milioni di euro di vendite, il calo è stato solo dello 0,5%. E’ cresciuta, invece, la vendita dei prodotti di igiene intima che, con un valore 2014 di 294 milioni di euro, ha registrato un +1,4%.
Le positività di fragranze e make up
In un anno segnato dalle problematiche economiche e occupazionali, invece, hanno mostrato andamenti positivi le vendite di profumeria alcolica e make up. Infatti, le fragranze femminili, nel 2014, hanno segnato un +2,3% nelle vendite e quelle maschili un +0,1% per un valore globale di 940 milioni di euro. I prodotti trucco hanno mostrato un trend positivo, anche se più contenuto rispetto agli ultimi anni, con vendite globali di circa 1300 milioni di euro. In questa macrocategoria hanno avuto segno positivo la voce trucco viso (+1,1%), cofanetti trucco (+1,3%) e trucco occhi (+0,9%) mentre il trucco mani e quello labbra hanno registrato una flessione. I segnali positivi, secondo l’analisi del Centro Studi, hanno riguardato quindi: mascara (+3,4%), creme antietà/antirughe (+2,8%) oltre a fondotinta e creme colorate (+2,3%). L’ambito delle creme idratanti, invece, ha risentito dell’evoluzione delle creme multifunzione (BBCream, CCCream e DDCream) che hanno riscosso maggior interesse sul mercato. Attenzione deve essere prestata anche agli andamenti di coloranti e spume colorate nonché a cosmetici dedicati a contrastare gli inestetismi della cellulite che hanno mostrato degli andamenti in sofferenza.
Peso dei canali di distribuzione nel 2014
Il Centro studi di Cosmetica Italia ha disegnato la suddivisione dei vari canali distributivi nel mercato dei prodotti di bellezza. La fetta principale è raccolta sotto la voce Grande distribuzione e altri canali che rappresentano, globalmente, il 44,9% della distribuzione di cosmetici in Italia. Di questa percentuale, iper e supermercati coprono una quota del 46%, Erboristerie il 9,9%, i negozi monomarca il 7,6% e la voce altri canali il 36,5%. Segue il canale della Profumeria che detiene il 21,9%. Poi si trova la Farmacia con il 18,9% seguita dai Saloni di acconciatura con il 6,1%. Le Vendite a domicilio (di cui un terzo è costituito da vendite di make up) hanno il 5%, i Centri estetici il 2,5% e le vendite per Corrispondenza lo 0,7%. Manca in questa elaborazione uno specifico canale Web/e-commerce che, probabilmente, sarà aggiunto come voce nelle prossime analisi.
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