Quello del cosmetico a connotazione naturale, difficile da definire ma apprezzato dai consumatori – in particolare dalle donne – è un trend trasversale che interessa sempre più canali e che vede esprimere un potenziale di sviluppo ancora elevato in tutto il mondo.
Se ne è parlato nella parte pubblica dell’Assemblea del Gruppo Cosmetici in erboristeria di Cosmetica Italia che ha messo in evidenza tutte le sfaccettature della Cosmetica ‘green’, a partire dalla diversità biologica, tema sviluppato proprio dall’Associazione produttori di prodotti di bellezza, partner di Bologna Fiere a Expo 2015 con il Parco della Biodiversità.
Dopo il saluto di Antonio Argentieri, presidente del Gruppo e moderatore del convegno, a introdurre il tema è stata la professoressa Cecilia Anselmi del Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Università di Siena che ha sottolineato, con numerosi esempi, come la bellezza sia profondamente legata alla natura e solo la sinergia fra chimica verde, natura e tecnologia può dare vita a quella bellezza sostenibile che, grazie alla ricerca e alle nuove tecniche produttive, può creare infiniti cosmetici sostenibili che siano, al contempo, efficaci e sicuri.
Ancora oggi, infatti, sono da esplorare le potenzialità ‘cosmetiche’ di materie prime derivate dal mondo alimentare così come quelle che si trovano negli Oceani ma anche il riutilizzo di ingredienti che, già sfruttati per realizzare prodotti di bellezza o di igiene, potrebbero essere proficuamente impiegati in altre lavorazioni.
Più legata ai numeri è stata la relazione di GianAndrea Positano, responsabile del Centro studi Cultura d’impresa di Cosmetica Italia che, partendo da un fatturato 2014 in erboristeria di 419 milioni di euro (in crescita del 2,4% e rappresentativo del 4,5% di tutto il mercato cosmetico italiano) ha annunciato una previsione del +3% per il primo semestre 2015.
D’altronde le imprese e gli operatori ,guardando al futuro, mostrano che gli elementi di successo dei prossimi anni saranno ovviamente Web e Social Media (per il 40% del campione), seguito però dai prodotti bio, green e naturali (per il 25%).
Infatti il claim Erboristico/Botanico ha riguardato la maggioranza dei lanci dei nuovi prodotti nel settore beauty a livello mondiale (analisi Mintel)e i consumatori sembrano essere sempre più interessati a cosmetici che non irritano la pelle, sono meno artificiali e rispettano l’ambiente, quindi fanno bene alla salute.
A confermare questa tesi è stato Enrico Finzi, presidente di Astra Ricerche che ha messo in rilievo come a scegliere la cosmetica naturale siano soprattutto le donne che li acquistano anche per gli altri e che il naturale è continuamente cresciuto dal 2008 e ha ancora ottime potenzialità di aumento. Interessati a questi prodotti sono anche gli internauti recenti (meno di 2 anni), influenzati nelle loro scelte dalle opinioni di chi commenta le proprietà dei cosmetici naturali via web.
I driver di acquisto di questi prodotti sono quindi la loro naturalità che protegge e rafforza la salute di chi li usa, il fatto che non siano dannosi, la loro profumazione, l’effetto rassicurante che hanno sul consumatore, uniti al consiglio dell’operatore e a un buon livello di servizio.
Per concludere, in un mondo ad alto tasso di stress e ansia le persone richiedono prodotti ‘Softness’ ovvero che rassicurano e hanno un effetto calmante proprio come i cosmetici a connotazione naturale. Tuttavia, per le imprese che operano in questo segmento di mercato questo è un impegno che va mantenuto a tutti i livelli, per conquistare clienti fedeli.
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