Crescono del 5,8% a valore e del 6,9% a volume le vendite di integratori per la bellezza di capelli, pelle e abbronzatura. ll punto sull’andamento di questo comparto.
Fino ad alcuni anni fa, la bellezza della pelle era affidata principalmente a prodotti topici, come i dermocosmetici. Oggi all’uso di questi articoli, si tende ad affiancare quello dei nutricosmetici: integratori a base di aminoacidi, vitamine e sali minerali, che nutrono, dall’interno, cute, capelli e unghie, per contrastarne il trofismo. ll nome di questi prodotti descrive appunto il connubio tra alimentazione ed estetica. Secondo New Line Ricerche di Mercato, da maggio 2014 ad aprile 2015, la categoria dei nutricosmetici ha sviluppato in farmacia un valore di 91,6 milioni di euro per un totale di 3,7 milioni di confezioni vendute. Le performance sono state positive, l’incremento a valore è stato del +5,8% e quello a volume del +6,9%, rispetto all’anno terminante ad aprile 2014. Attualmente, i nutricosmetici rappresentano uno dei sottomercati, all’interno del più generico mondo degli integratori, con i migliori risultati. “Si tratta di un comparto dinamico – afferma Marco Fiorani, presidente di FederSalus, Associazione Nazionale produttori e distributori di integratori alimentari e prodotti dietetici -. Le aziende produttrici e distributrici hanno un atteggiamento proattivo e molto attento alla ricerca e all’innovazione, fondamentale per rispondere alla domanda sempre più articolata e consapevole dei consumatori. È anche da sottolineare come, in particolare, le aziende italiane che operano nel mercato dei nutraceutici e nutricosmetici rappresentino un’eccellenza in Europa e nel mondo. I dati Euromonitor indicano che, in prospettiva, sarà proprio l’Italia tra i Paesi europei a mostrare il trend più interessante nel periodo 2014 – 2019. Purtroppo gli operatori del settore si muovono oggi in uno scenario regolatorio complesso e rigido che rischia di porsi come freno per l’industria, la ricerca e l’innovazione di processo e di prodotto”.
Canali distributivi e target
La farmacia è certamente il canale di riferimento. Il 92% del valore di tutte le tipologie di integratori alimentari, pari a circa 2,2 miliardi di euro, transita attraverso il canale farmacia e, soprattutto, per quanto riguarda i nutricosmetici, i consumatori considerano il farmacista un referente fondamentale per la scelta del prodotto più adatto alle proprie esigenze. Consapevoli di ciò, le aziende concentrano proprio all’interno della farmacia le attività di instore e di trainig dedicate ai loro nutricosmetici. Antesignani di questo comparto sono stati gli integratori dedicati al benessere degli annessi cutanei, quali unghie e capelli. Oggi, il comparto si è allargato, comprendendo, per esempio, gli integratori di acido ialuronico con azione idratante e antiaging, o formulazioni antiossidanti, contenenti zinco, vitamina C ed E, estratti di semi di lino o semi d’uva. Della categoria fanno parte anche gli integratori dedicati a proteggere la pelle e i capelli dall’effetto dei raggi UV, che hanno il loro picco di vendite tra maggio e agosto. Oltre a farmacia, parafarmacia e Gdo, c’è un altro canale che ha iniziato a vendere questa tipologia di prodotto: è l’online, il cui ruolo, però, risulta ancora marginale e poco regolamentato e per evitare rischi per il consumatore FederSalus ha realizzato una guida con 10 consigli utili per un acquisto online sicuro e consapevole, scaricabile direttamente dal proprio sito. Il target dei nutricosmetici è prettamente femminile, gli uomini prediligono fare acquisti di integratori per esigenze di cura ma anche per migliorare tono e rinforzo.
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